Michael Jackson

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interviste e discorsi

sabato 8 ottobre 2011

Michael Jackson: fu lui a chiedere il Propofol al medico





Fu Micheal Jackson a chiedere al suo medico di somministrargli il propofol, il farmaco che gli procurò la morte.

Questa la posizione della difesa nel processo contro Conrad Murray, l’ex medico personale della rock star, accusato di aver provocato la sua morte.

In una registrazione audio fatta due giorni dopo la morte di Michael, Murray rivela alla polizia di aver iniettato il medicinale al re del pop e di essere andato al bagno subito dopo. Al suo ritorno Michael Jackson non respirava più.

“Erano le 4.30 del mattino – racconta il medico – quando il cantante manifestò un malessere. ‘Devo essere pronto per lo show in Inghilterra, domani cancellerò la mia performance, non posso farcela se non dormo’ – sono le parole di Michael riportate dal medico. Quindi – prosegue Murray – gli dissi di porvare a chiudere gli occhi. A quel punto mi chiese un pò di latte dell’amnesia, che era il nome che aveva dato al propofol”.

Murray è accusato di omicidio colposo e negligenza: rischia quattro anni di carcere.

L’accusa cerca di dimostrare che il medico somministrò all’artista un cocktail letale di sedativi, mentre la difesa punta a evidenziare la dipendenza di Jackson dalle droghe.


Tanti dubbi ancora da chiarire, come racconta Mirjana Kovacic nel suo libro intitolato "Michael Jackson - Una morte poco chiara", suscitando interrogativi in merito ad una possibile esistenza di altre verità nascoste.

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